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Forum & chat, se il malato si mette in Rete

inserita il 18/ 03/ 10

La solitudine di ognuno è diventata la forza di tutti. È stata quel collante indispensabile per uscire dalla paura, dal sentirsi "unici" nella malattia: un supporto in quelle che per molti sono semplici cose ma per altri giganti da sconfiggere». Se è vero, come ha dimostrato anche una recente ricerca americana, che i gruppi di auto-aiuto hanno il pregio di spingere più velocemente i partecipanti verso la guarigione quando si tratta di dipendenze, forse lo è altrettanto per forum, chat e social network che riguardano le patologie più disparate: aiutano a fare un salto in avanti nell´affrontare la malattia.

Almeno questo è quanto raccontano le tante persone che hanno rotto l´indugio e si sono buttate nella Rete in cerca di solidarietà e di consigli, di un luogo in cui scambiare opinioni su farmaci, nuove cure, sperimentazioni o sui tanti piccoli-grandi problemi di vita quotidiana che per chi soffre non sono mai semplici. Le persone che frequentano il forum si scambiano anche questo tipo di informazioni: cosa fare, come fare, quando farlo. Non potevamo permettere che andassero online concetti inesatti. Chi entra per la prima volta nel nostro spazio ha lo stesso tipo di approccio: pensa sempre di essere solo contro una malattia difficile da gestire, ma iniziare a rapportarsi con chi ha gli stessi problemi gli fa scoprire che non è così e questo aiuta innanzitutto psicologicamente. In fondo i forum sono la versione moderna dei gruppi di auto-aiuto, una versione digitale ma pur sempre un punto d´incontro dove raccontare qualcosa a chi ti può capire».

La Rete è anche un mezzo che avvicina chi è lontano chilometri e chilometri, come evidenzia Gianfranco Ferrandini di aidWeb.org, un portale realizzato dai Lion´s di Milano, uno dei più ricchi di notizie sulle malattie rare, dove dal 2001 è stato inserito anche un forum dedicato all´argomento. «Gli iscritti sono oltre 2500.
Ma i forum sono solo uno dei "mezzi" utilizzati oggi dai malati per informarsi, studiare e scambiarsi consigli: da quando si è affacciato Facebook molto si è sviluppato anche sulle pagine del socialnetwork più famoso al mondo. E per indicarne solo alcuni segnaliamo A.m.i.c.i., l´Associazione malattie infiammatorie croniche dell´intestino, oppure quella della Federazione nazionale diabete giovanile onlus con 1627 iscritti e anche quella dell´Associazione italiana celiaci "preferita" da 2827 persone. Su tutti e tre si rincorrono discussioni, botta e risposta, foto e video, ricette indirizzi, inviti a serate: lontani fisicamente tra loro, magari, ma vicini nella condivisione di una malattia. In sostanza, meno soli.
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